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Yoga Nidra: Il risveglio del vero Sé attraverso lo yoga del sonno

Aggiornamento: 5 dic 2020

Questa speciale pratica yoga è stata ideata e sviluppata da un maestro indiano contemporaneo, Swami Satyananda Saraswati, allievo di Swami Sivananda Saraswati (1887-1963), il grande maestro yoga indiano fondatore dello Yoga Sivananda, noto in tutto il mondo.


Satyananada, attraverso alcune esperienze specifiche della sua vita, intuì che portando il corpo a un profondo e consapevole rilassamento sulle tre principali linee di tensione, muscolare, emotiva e mentale, era possibile attivare uno stato di coscienza ricettiva amplificata in cui la personale consapevolezza esprimeva il suo più grande potenziale curativo e risolutivo.

Satyananda ha elaborato lo Yoga Nidra da un’antica pratica tantrica, chiamata nyasa (letteralmente significa “mettere o portare la mente su di un punto”), il cui obiettivo è infondere una consapevolezza molto elevata nelle varie parti del corpo, attraverso rituali tantrici.

Lo Yoga Nidra permette di ottenere gli stessi benefici della pratica nyasa, a chiunque, in modo più semplice e immediato.


Yoga Nidra è un potente strumento di meditazione e disintossicazione fisica ed emotiva, è la pratica di Unione (Yoga, appunto) in cui il subconscio e l’inconscio riemergono attraverso uno stato di consapevolezza meditativa, è lo stato di sonno dinamico in cui mentre il nostro corpo sembra dormire, la coscienza lavora per un profondo risveglio.

Benefici dello Yoga Nidra


Lo Yoga Nidra è un metodo di sistematica induzione di profondo rilassamento fisico, mentale ed emotivo.

In Yoga Nidra il corpo si libera delle tensioni più profonde, responsabili della cronica intossicazione psico-emotiva, delle malattie psicosomatiche e delle dolorose tensioni muscolo-scheletriche.

Migliora la qualità del sonno e l’apprendimento.

Produce un rinforzo della struttura profonda della mente, migliorando la concentrazione e modificando positivamente la capacità di gestione dello stress.

Le persone che praticano lo Yoga Nidra sono più tranquille nella vita quotidiana e hanno reazioni più calme e ponderate.

La pratica dello Yoga Nidra aumenta la concentrazione e la creatività. L’accesso all’intuizione migliora; la percezione di persone e situazioni si affina, e le decisioni vengono prese più facilmente.


Inoltre fin da subito il praticante inizia a percepire una profonda sensazione di relax, ma gli effetti su tutto l’organismo sono numerosi: tra i più importanti, un rallentamento di tutto il metabolismo, attestato da un ridotto consumo di ossigeno, dalla diminuzione delle pulsazioni cardiache e dall’aumento dell’attività delle onde alfa del cervello.


Una sola ora di Yoga Nidra equivale a quattro ore di sonno naturale.




Preparazione e rilassamento fisico

Lo Yoga Nidra si pratica in Savasana, classica posizione yoga per il rilassamento sulla schiena, nota anche come posizione del cadavere.

Può essere preceduto dalla pratica di poche asana al fine di sciogliere le articolazioni e massaggiare gli organi interni, ma anche da alcune serie di Surya Namaskara, il Saluto al Sole. E’ importante trovare una posizione comoda, mantenere il corpo caldo ( il rilassamento provoca infatti un abbassamento della temperatura corporea) e praticare a stomaco vuoto.

Le uniche indicazioni riguardano la necessità di non dormire, di non muovere il corpo e di spostare la propria attenzione interna sulle zone del corpo indicate dall’insegnante.

In questa prima fase e per tutta la pratica è fondamentale rimanere immobili. Lo stato di immobilità durante lo Yoga Nidra riporta al Pratyahara, il ritiro dei sensi, quinto ramo (anga) descritto da Patanjali negli Yoga Sutra.

Da un punto di vista tecnico scientifico, l’eliminazione degli input sensoriali provenienti dal corpo consente alla nostre capacità ricettive di essere attive su un solo canale, quello uditivo appunto seguendo la voce dell’insegnante e porta ad una maggiore capacità di spostare l’attenzione mentale sull’elemento che ci viene richiesto.



Individuazione del proprio SANKALPA, il seme del cambiamento


Sankalpa è letteralmente tradotto dal sanscrito come “risoluzione”. E’ la nostra direzione. Ciò che stiamo seminando, la meta a cui ci prefiggiamo di arrivare. Può riguardare qualsiasi aspetto della nostra vita: lasciare una abitudine dannosa, dimagrire, indirizzare la nostra vita verso un percorso positivo.

Possiamo usare il sankalpa secondo la nostra personale necessità, anche se sprecare questo potente strumento per necessità materiali è sconsigliato. Innestiamo il sankalpa in questa fase perché possa accedere al nostro inconscio come un seme piantato nel terreno profondo che germoglierà nella nostra consapevolezza.

Per essere più chiari: ogni volta che ci ripetiamo di non esser capaci a fare qualcosa o rispondiamo io sono fatto così, ogni volta che diciamo io sono nervoso, io sono cocciuto, non ci riesco.. Ecco, stiamo innestando un processo di depotenziamento che lentamente penetra nel subconscio generando nella vita di tutti i giorni automatismi limitanti. In Yoga Nidra procediamo all’inverso, accediamo al nostro subconscio consapevolmente seminando ciò che desideriamo veder crescere, riformando e sostituendo vecchi samskara (impressoni della mente) con nuove possibilità.



Rotazione della coscienza e consapevolezza del respiro


Nella prima fase procediamo a una vera e propria azione di cura del nostro corpo fisico. Attraverso la consapevolezza di parti specifiche del nostro corpo attiviamo il rilassamento muscolare, articolare e viscerale.

Tecnicamente prendiamo coscienza di contrazioni che erano già presenti ma che il nostro cervello non registrava più perché croniche. Queste tensioni riaffiorano per poi dissolversi.



Il potere delle visualizzazioni
Nella fase di visualizzazione guidata accediamo anostro subconscio utilizzando il suo canale: l'immaginazione. Attiviamo la capacità di creare il sogno in consapevolezza accedendo al simbolismo delle immagini e sciogliendo le tensioni e i traumi ad essi collegati.

Richiamo del Sankalpa e risveglio

Prima del risveglio e prima che il corpo si muova, il sankalpa viene richiamato alla coscienza. Nella prima fase noi seminiamo il nostro sankalpa, alla fine come un seme lo innaffiamo alla luce della consapevolezza praticata in Yoga Nidra.



Lo Yoga Nidra: uno strumento terapeutico


Lo Yoga Nidra è un metodo di rilassamento. Mentre lo si pratica le attività cerebrali sono spesso nella fascia alfa, producendo così l’effetto di rilassamento. Durante lo svolgimento dell’esercizio potete percepire bene questo rilassamento: i pensieri si placano e nel corpo subentra una sensazione di pesantezza.

Allo stesso tempo lo Yoga Nidra è una pratica stimolante: dopo averlo praticato vi sentirete rigenerati nel corpo e lucidi nella mente.

Nel corso della sessione le attività cerebrali arrivano anche alla fascia theta, e precisamente questo accade nel momento in cui avete l’impressione di addormentarvi o di esservi persi qualche passaggio della narrazione. A quel punto vi trovate nel dormiveglia della fase theta. Sono questi i momenti in cui recuperate il sonno perduto. Lo Yoga Nidra è concepito in modo da impedirvi di cadere in un sonno profondo. Esattamente il contrario di quanto avviene nel riposo pomeridiano, durante il quale ci si addormenta profondamente. È anche per questo motivo che dopo un "sonnellino" molti si sentono intontiti e hanno bisogno di un po’ di tempo per svegliarsi del tutto.

Nello Yoga Nidra avviene un processo diverso: la particolare struttura delle istruzioni vocali vi porta a oscillare esclusivamente fra lo stato alfa e quello theta, senza entrare nella fase delta di sonno profondo.





" Yoga Nidra significa sonno dopo essersi liberati dagli affanni. Quando la consapevolezza è separata e distinta dalle vritti, quando veglia, sogno e sonno profondo scorrono come nuvole, ma tuttavia la alta consapevolezza rimane, questa è l’esperienza del rilassamento totale.

Rilassamento non significa sonno , significa essere beatamente felici senza fine.

Io chiamo beatitudine il rilassamento assoluto; il sonno è una questione differente, dà solamente un rilassamento alla mente e ai sensi, la beatitudine rilassa l’Atma, il sé interiore. Per questo in Tantra, Yoga Nidra è la soglia del Samadhi.”


Satyananda Saraswati

Swami

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